Il Cerasuolo d’Abruzzo il vino più premiato nella storia del concorso, Provincia dell’Aquila e Regione in campo per il consumo consapevole. E’ stato inaugurata questa mattina a Verona, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole Romano la 45esima edizione del Vinitaly, l’evento fieristico che insieme al Sol rappresenta il più importante appuntamento mondiale dedicato al vino e all’olio di qualità con 4 mila espositori da 23 Paesi. Importante la presenza dell’Abruzzo, sia per il numero di partecipanti con 80 aziende vitivinicole e 27 olearie coordinate da Assessorato all’agricoltura della Abruzzo, Arssa) e Centro Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo, in collaborazione con l’Enoteca regionale d’Abruzzo, sia per i premi, che sono stati ufficialmente consegnati questa mattina, ottenuti da vini e oli abruzzesi. “Gli operatori e i giornalisti stranieri accreditati – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo – hanno percepito il valore del risultato conseguito dai nostri produttori, che nel vino hanno conquistato 10 medaglie su 71 e 101 su 1042 gran menzioni, ossia ben il 15% delle medaglie a disposizione assegnati ai produttori di tutto il mondo e circa il 10% delle gran menzioni. Si tratta di un successo straordinario che, come dimostra la grande affluenza nel nostro padiglione, sta dando una spinta molto forte per l’immagine dell’Abruzzo”. A guidare la classifica è ancora una volta il Cerasuolo d’Abruzzo, il vino che ancora una volta ha conquistato tutte e quattro le medaglie a disposizione nella sua categoria e che risulta il vino più premiato nelal storia del Concorso enologico internazionale. Proprio il nostro vino “rosato” è stato protagonista della degustazione guidata nel pomeriggio dalla giornalista e sommelier Adua Villa che ha raccontato e spiegato le caratteristiche di quello che a oggi è l’unico vino doc italiano esclusivamente riservato alla tipologia rosato, che riscuote grandi apprezzamenti all’estero e in particolare in Gran Bretagna, in Nord Europa e in Giappone. E a proposito di consumi, ha suscitato molto interesse anche il progetto “Provincia sicura al 100%” dedicato alla sensibilizzazione al consumo responsabile e consapevole dell’alcool, avviato dalla provincia di L’Aquila in collaborazione l’assessorato all’agricoltura della Regione Abruzzo, finanziato nell’ambito dell’iniziativa ProvincEgiovani 2011 del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’UPI Nazionale. Il progetto – presentato in conferenza stampa questa mattina dall’assessore regionale alle politiche agricole Mauro Febbo, dal presidente della provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo, dall’assessore provinciale alla viabilità Guido Quintino Liris e dal direttore del Dipartimento speciale della provincia Giovanni Di Pangrazio e dei rappresentati delle forze dell’ordine della regione Veneto – ha coinvolto anche i produttori abruzzesi presenti a Vinitaly che hanno applicato sulle loro bottiglie un pendaglio con lo slogan “Fatti un piacere: degusta un buon vino senza berti la vita”, ossia un invito all’assaggio intelligente e consapevole in seguito al quale è stato possibile verificare attraverso gli etilometri gli effetti prodotti dalla semplice degustazione. “I giovani aquilani hanno dimostrato di apprezzare e di capire il nostro messaggio di sensibilizzazione che non è un messaggio di divieto ma un invito a bere in maniera equilibrata – ha spiegato Del Corvo – e che si sostanzia anche nella disponibilità gratuita di taxi notturni del sabato nella città dell’Aquila e di pullman gratuiti che toccherà Sulmona, Avezzano e Castel di Sangro, ma anche attraverso la costituzione di un Forum sulla sicurezza stradale che ha coinvolto istituzioni e associazioni sul territorio”. “Questo progetto, che può essere considerato unico nel suo genere in Italia – ha aggiunto Febbo – consente di affrontare questo importante tema con il giusto metodo che ha come obiettivo ulteriore di non criminalizzare il vino, sia perché oltre il 90% dei degli incidenti stradali non è causata da abusi di alcool ma anche perché il vino oltre a essere parte integrante della nostra cultura oggi riveste un’enorme importanza per l’economia nazionale e per quella regionale”.