IL MINISTRO ROMANO, IN VISTA ALLO STAND ABRUZZO, LODA LE PERFORMANCE DELLA NOSTRA REGIONE SUI MERCATI. La manifestazione veronese di Vinitaly e Sol ha confermato la tendenza alle esportazioni per il vino e per l’olio abruzzese. Dopo le performance sul mercato italiano evidenziate ieri dall’indagine sulle vendite di vino nella Grande Distribuzione nel 2010 realizzata dall’istituto di ricerca SymphonyIRI Group per conto di Veronafiere – che ha evidenziato come il nostro Montepulciano d’Abruzzo figura al quarto posto nella classifica nazionale dei vini più venduti nella Gdo (Grande distribuzione organizzata, ossia iper e supermercati) con 8,8 milioni di litri, pari a circa 12 milioni di bottiglie, per un valore di 25,2 milioni di euro dopo il Lambrusco, il Chianti e quasi al pari del Nero d’Avola – oggi è stata l’occasione per tastare il polso al mercato straniero grazie agli incontri one-to-one organizzati dalla Regione Abruzzo. Nello stand Abruzzo infatti sono arrivati 20 buyer stranieri provenienti da tutto il mondo – particolarmente da Svizzera, Austria, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca, Svezia, Usa, Singapore, Turchia, Cina e Gran Bretagna – ai quali si sono aggiunti altri 9 operatori dei paesi Scandinavi che hanno potuto degustare e stabilire nuovi accordi commerciali con le aziende vinicole e olearie abruzzesi. “Gli incontri – ha commentato l’assessore regionale alle politiche agricole Mauro Febbo – hanno evidenziato come questi due prodotti abruzzesi piacciono sempre di più sui mercati stranieri e si agganciano al traino rappresentato dalla pasta con un trend di crescita che continua da circa dieci anni: solo nel vino nel 2010 le nostre esportazioni hanno superato quota 100 milioni di euro pari a +15% rispetto al 2009, crescendo quasi il doppio della media italiana, dche ci collocano tra il quinto e il sesto posto dopo le grandi blasonate come Veneto, Piemonte, Toscana, Trentino A.A. e Lombardia”.E’ curioso notare come ci sia coincidenza tra vino e olio riguardo ai principali clienti che sono soprattutto Germania, Usa e Canada, ma crescono anche Gran Bretagna, Giappone e Brasile. Ma la giornata è stata caratterizzata anche dalla visita nello stand Abruzzo da parte del Ministro per le politiche agricole Francesco Saverio Romano che, accolto dall’assessore Febbo, ha tessuto lodi per i risultati dei prodotti abruzzesi all’estero e ha sottolineato come “La bottiglia di vino italiano è il miglior ambasciatore del nostro Paese e vale quattro miliardi nella bilancia dell’export, uno dei pochi settori in cui il saldo commerciale è attivo”.Romano e Febbo (che è coordinatore delle regioni meridionali) hanno avuto anche modo di colloquiare sui principi ispiratori che guideranno le politiche nazionali, come il no all’Ogm, come la tutela del made in Italy agroalimentare, sempre più soggette a frodi e falsificazioni e come nuovi progetti di sviluppo per la valorizzazione turistica dei territori rurali. Il Ministro Romano e il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla nel corso della mattinata hanno infatti sottoscritto a Verona un protocollo con il quale elevare le eccellenze dell’agroalimentare italiano sullo stesso piano del vino, facendole diventare uno strumento di marketing, di accoglienza e di valorizzazione strategica dell’intera economia». Secondo il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, «il turismo e l’agroalimentare sono due asset strategici per il nostro sistema Paese. Con questo protocollo intendiamo promuovere congiuntamente la cultura dell’enogastronomia di tutti i territori italiani, dal momento che nel 2010 i turisti enogastronomici sono stati 18 milioni».